L'immagine fu dipinta per la prima volta a Vilnius in Lituania dall'artista Eugeniusz Kazimirowski, dopo che il suo vicino di casa e direttore spirituale di suor Faustina, don Michele Sopocko, gli aveva parzialmente detto della missione che suor Faustina affermava di aver ricevuto. Il pittore impiegò circa sei mesi per completare l'opera ordinatagli e sotto la continua presenza e controllo della suora e del prete. Suor Faustina era particolarmente esigente e domandava continuamente correzioni o aggiunte di dettagli, per ottenere un'immagine fedele alla visione che diceva di aver avuto.

La prima collocazione dell'opera finita è stata nella chiesa di San Michele a Vilnius, dopo che, il 4 aprile 1937, si ebbe l'approvazione dell'arcivescovo di Vilnius, Romuald Jałbrzykowski, accanto all'altare maggiore della chiesa. Qui rimase per undici anni; si trattava della stessa chiesa dove don Sopocko era parroco.

Ben presto arrivò il comunismo, e nel 1948 la chiesa in cui era custodito il quadro fu chiusa. L'edificio, quadro (senza cornice) compreso, fu acquisito illegalmente da un lituano. Una devota polacca e una lituana raccolsero la tela e la nascosero dapprima in una soffitta ed in seguito nella chiesa di Santo Spirito, dove era parroco don Jan Ellert, che però non era interessato all'esposizione della tela e quindi la nascose. Fu solamente nel 1956 che un amico di don Sopocko, don Józef Grasewicz, decise di mostrare nuovamente l'opera al pubblico. Il parroco allora si liberò della tela e don Grasewicz la portò con sé a Nowa Ruda, dove rimase per circa 30 anni. Fu nel 1970 che l'ente comunista locale decise per la chiusura anche di questa chiesa, trasformandola in un magazzino; il quadro però rimase appeso incustodito nell'ex-chiesa.

Solo dopo molti tentativi, nel 1982 fu accolta la richiesta di don Sopocko di esporre la tela nel santuario della Porta dell'Aurora, a Vilnius. L'autorizzazione arrivò però quando il prete era già deceduto. L'allora vicario del santuario, Tadeusz Kondrusiewicz, decise di far trasferire la tela alla chiesa di Santo Spirito, dove don Aleksander Kaszkiewicz decise in malavoglia di accettare tale proposta. Fu così che don Grasewicz riporto' la tela da Nowa Ruda a Vilnius. Il suo trasferimento doveva rimanere segreto ai comunisti, e fu studiato un piano che portò la sola tela arrotolata dapprima a Grodno e in seguito a Vilnius. Qui subì un restauro, con modifiche sulla tela e con una nuova scritta, in colore rosso.

Negli anni la tela subì ripetuti restauri, che da un lato la preservarono dall'umidità, ma dall'altro ne cambiarono i colori originali. Solo nel 2003 un restauro profondo riportò l'immagine alla sua prima edizione.

Il quadro restaurato rimase nella chiesa di Santo Spirito fino al settembre 2005; infatti già nel 2004 il cardinale di Vilnius, Audrys Juozas Bačkis, decise di trasferire il quadro nella chiesa adiacente, inizialmente dedicata alla Santa Trinità, e in seguito riconsacrata come Santuario della Divina Misericordia, affidato sin dal 2001 alle suore della Congregazione di Gesù Misericordioso. Gli ultimi studi sulla tela, effettuati il 3 agosto 2009 dalla restauratrice Edyta Hankowska-Czerwińska, presso il santuario di Vilnius, hanno concluso che la tela si conserva in buone condizioni.

Questa è l'unica rivelazione nota, in cui si dice che Gesù chieda di essere raffigurato in un dipinto a sua immagine e somiglianza. In varie rivelazioni private a suor Faustina Kowalska, da lei trascritte nel suo diario, Gesù promise grazie a coloro che venerano questa sua immagine.

« Attraverso questa immagine concederò molte grazie, perciò ogni anima deve poter accedere ad essa. »  (Diario di San Faustina, 570)

Prima copia

Dopo circa dieci anni dalla creazione della prima immagine custodita in un convento di suore presso Vilnius, nel 1943 un altro pittore, Adolf Hyla chiese alle suore di poterne dipingere una nuova versione per offrirlo come ex voto. Ottenuto il loro consenso, gli diedero la prima versione e la sua descrizione, contenuta nel diario personale di suor Faustina. Questa nuova immagine fu benedetta l'anno seguente e posta nella cappella della Congregazione a Cracovia. Nel 1954 lo sfondo dell'immagine fu cambiato per decisione di don Sopoćko. Lo sfondo divenne più scuro, e ai suoi piedi fu dipinto un pavimento.