Un pensiero al giorno

dai Pensieri di S. Pio da Pietrelcina...

 

Pace, bene e gioia grande a tutti...

Ogni giorno, migliaia di devoti di San Pio, condividono spiritualmente, a distanza geografica notevole, il pensiero per ogni giorno dell'anno scritti da lui e raccolti in un libretto tascabile a cura di Padre Gerardo Di Flumeri per le Edizioni "Padre Pio da Pietrelcina" Convento S. Maria delle Grazie San Giovanni Rotondo (FG).

Personalmente ho avuto modo di sperimentare che in moltissime occasioni il pensiero del giorno ha coinciso con i miei bisogni spirituali venendomi incontro sia per sollevarmi, che per stimolarmi; ma alle volte anche per richiamarmi o per mettermi in guardia...

Il 16 Giugno 2002  Padre Pio è stato dichiarato santo, da Papa Giovanni Paolo II, con il nome di San Pio da Pietrelcina; è stato inserito nel calendario ufficiale della Chiesa al 23 settembre a ricordo del suo transito dal tempo all'eternità beata e gloriosa. Lode e Gloria a Dio. Amen

- ATTENZIONE: Aggiornate la pagina prima della lettura -


02 Ottobre - SS. Angeli Custodi

Guardati dalle ansietà ed inquietudini, perché non vi è cosa che maggiormente impedisca il camminare nella perfezione. Poni, figliuola mia, dolcemente il tuo cuore nelle piaghe di nostro Signore, ma non a forza di braccia. Abbi una gran confidenza nella sua misericordia e bontà, ch'egli non ti abbandonerà mai, ma non lasciare per questo di abbracciare bene la sua santa croce (Epist. III, p. 707).

03 Ottobre 

Non ti inquietare quando non puoi meditare, non puoi comunicarti e non puoi
attendere a tutte le pratiche divote. Cerca in questo frattempo di supplire diversamente col tenerti unita a nostro Signore con una volontà amorosa, con le orazioni giaculatorie, con le comunioni spirituali (Epist. III, p. 424).

04 Ottobre - S. Francesco d'Assisi

Camminiamo, dunque, sempre anche nel nostro passo lento; purché abbiamo
l'affetto buono e risoluto, non possiamo se non camminare bene. No, mie carissime figliole, non è necessario per l'esercizio della virtú stare sempre attualmente attente a tutte; questo veramente imbroglierebbe e ravvolgerebbe troppo i vostri pensieri ed effetti (Epist. III, P. 588).

05 Ottobre 

Discaccia una buona volta le perplessità e le ansie e godi in pace le dolcissime
pene del Diletto (Epist. III, p. 436).

06 Ottobre

La tua predica sia l'immolazione perenne di te stessa; essere dovunque delicata
apparizione ed essere come il sorriso di Dio (FM, 165).

07 Ottobre 

Mi sento proprio schiantarmi il cuore dal petto nel sentire le tue sofferenze, e
non so cosa farei per vederti sollevata. Ma perché agitarti tanto? perché smanii? E via, figliuola mia, mai ho visto regalarti tanti gioielli da Gesú come adesso. Mai ti ho vista cosí cara a Gesú come adesso. Dunque di che temi, tremi e paventi? Il tuo timore e tremore è simile a quello di un bambino che sta in braccio alla mamma. Dunque è timore sciocco ed inutile il tuo (Epist. III, p. 442).

08 Ottobre 

In particolare non tengo nulla a riprovare in te, all'infuori di questa agitazione alquanto amara in te, che non ti fa gustare tutta la dolcezza della croce. Emendati di questa e continua a fare come hai fatto sinora, che fai bene (Epist. III, p. 447)

09 Ottobre 

Ti prego poi a non angustiarti per quello che io vado ed andrò soffrendo, poiché il soffrire, per quanto grande sia, messo di fronte al bene che ci aspetta, riesce di diletto per l'anima (Epist. III, p. 402)

10 Ottobre

In quanto al tuo spirito sta' tranquilla ed affida sempre più tutta te stessa a Gesù. Sforzati di uniformarti sempre ed in tutto alla divina volontà, sia nelle cose favorevoli che avverse, e non essere sollecita per il domani (Epist. III, p. 455). 

11 Ottobre 

Non temere sul tuo spirito: sono scherzi, predilezioni e prove dello Sposo celeste, che vuole assomigliarti a lui. Gesú guarda le disposizioni ed i buoni voleri dell'anima tua, che sono ottimi; e questi accetta e premia, e non già la tua impossibilità e incapacità. Quindi stai tranquilla (Epist. III, p. 461).

12 Ottobre

 Non ti affaticare intorno a cose che generano sollecitudine, perturbazioni ed affanni. Una sola cosa è necessaria: sollevare lo spirito ed amare Dio (CE, 10).

13 Ottobre 

Ti affanni, mia buona figliola, a cercare il sommo Bene. Ma, in verità, è dentro
di te e ti tiene distesa sulla nuda croce alitando forza per sostenere il martirio insostenibile e amore per amare amaramente l'Amore. Quindi il timore di vederlo perduto e disgustato senza avvedertene è tanto vano, quanto egli è vicino e stretto a te. Vana è parimenti l'ansia dell'avvenire, giacché il presente stato è una crocifissione dell'amore (Epist. III, p.651).

14 Ottobre 

Povere sventurate quelle anime che si gettano nel turbinio delle preoccupazioni mondane; più esse amano il mondo, più le loro passioni si moltiplicano, più i loro desideri si accendono, più si trovano incapaci ai loro progetti; ed ecco le inquietudini, le impazienze, gli urti terribili che spezzano i loro cuori, che non palpitano di carità e di santo amore. Preghiamo per queste anime disgraziate, miserabili, che Gesù le perdoni e le tragga con la sua infinita misericordia a sé (Epist. III, p. 1092).

15 Ottobre

Non bisogna agire con moti violenti, se non si vuole correre il rischio di nulla guadagnare. E' necessario rivestirsi di grande prudenza cristiana (Epist. III, p. 416).

16 Ottobre 

Rammentatevi, o figliole, che io sono nemico dei desideri inutili, non meno di quello che lo sia dei desideri pericolosi e cattivi, poiché, sebbene ciò che si desidera sia buono, nulladimeno il desiderio è sempre difettoso in riguardo a noi, specie allorquando è misto a soverchia sollecitudine, giacché Dio non esige questo bene, ma un altro nel quale vuole che ci esercitiamo (Epist. III, p. 579).

17 Ottobre 

In quanto alle prove spirituali, alle quali la paterna bontà del celeste Padre ti
va assoggettando, ti prego di star rassegnata e possibilmente tranquilla alle assicurazioni di chi tiene il luogo di Dio, in cui ti ama e ti desidera ogni bene e nel cui nome ti parla. Soffri, è vero, ma rassegnata; soffri, ma non temere, perché Dio è con te e tu non l'offendi, ma l'ami; soffri, ma credi pure che Gesú stesso soffre in te e per te e con te. Gesú non ti ha abbandonata quando fuggivi da lui, molto meno ti abbandonerà adesso, ed in seguito, che vuoi amarlo.
Dio tutto può rigettare in una creatura, perché tutto sa di corruzione, ma non può giammai rigettare in essa il desiderio sincero di volerlo amare. Quindi se non vuoi convincerti ed essere sicura della celeste pietà per altri motivi, devi assicurarti almeno per questo e star tranquilla e lieta (Epist. III, p. 618).

18 Ottobre

Né ti devi confondere a saper conoscere se hai consentito o no. Il tuo studio e la tua vigilanza siano rivolti alla rettitudine d'intenzioni che devi tenere nell'operare e nel combattere sempre valorosamente e generosamente le arti maligne del cattivo spirito (Epist. III, p. 622).

19 Ottobre 

Sii sempre allegramente in pace con la tua coscienza, riflettendo che ti trovi al servizio di un Padre infinitamente buono, che per sola tenerezza scende fino alla sua creatura, per elevarla e trasformarla in lui suo creatore. E fuggi la tristezza, perché questa entra nei cuori che sono attaccati alle cose
del mondo (ASN, 42).

20 Ottobre 

Non bisogna scoraggiarsi, perché se nell'anima vi è il continuo sforzo di migliorare, alla fine il Signore la premia facendo fiorire in lei ad un tratto tutte le virtù come in un giardino fiorito (VVN, 49).

21 Ottobre vigilia della festa in onore di 
Maria SS. di Capo d'Orlando

Fa che non turbi l'anima tua il triste spettacolo della ingiustizia umana; anche questa, nella economia delle cose, ha il suo valore. E' su di essa che vedrai sorgere un giorno l'immancabile trionfo
della giustizia di Dio! (GF, 175).

22 Ottobre - Festa in onore di
Maria SS. di Capo d'Orlando

Il Savio loda la donna forte: «Le dita sue, dice, maneggiano il fuso» (Prov. 31,19). Volentieri vi dirò qualche cosa sopra queste parole. La vostra conocchia è il cumulo dei vostri desideri; filate, perciò, ogni giorno un poco, tirate filo a filo i vostri disegni fino all'esecuzione e ne verrete infallibilmente a capo; ma avvertite di non affrettarvi, perché attorcigliereste il filo coi nodi ed imbrogliereste il vostro fuso.
Camminate, perciò, sempre e, sebbene andrete lentamente avanzando, farete
però gran viaggio (Epist. III, p. 564).

23 Ottobre 

L'ansietà è uno dei maggior traditori che la vera virtù e soda devozione possa
mai avere; finge di riscaldarsi al bene operare, ma non lo fa, se non per raffreddarsi, e non ci fa correre, per farci inciampare e per questo bisogna guardarsene in ogni occasione, particolarmente nell'orazione; e per meglio riuscirci, sarà bene ricordarsi che le grazie ed i gusti dell'orazione non sono acque della terra ma del cielo, e che perciò tutti i nostri sforzi non bastano a far cadere, benché sia necessario il disporsi con grandissima diligenza sì, ma sempre umile e tranquilla: bisogna tenere il cuore aperto verso il cielo, ed aspettare di là la celeste rugiada (AP).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 

 

 

 

 

 

 

 
 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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